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È nota l'importanza che a I riti di passaggio è stata riconosciuta per lo studio dei rapporti sociali, in particolare nell'ambito dell'antropologia inglese . Più trascurato è invece il contributo di questo libro « allo studio della vita dei segni nel quadro della vita sociale » (Saussure, 1916, tr. it. p. 27) e mio intento qui è proprio di sottolineare la sua attualità nell'ambito delle ricerche semiotiche orientate verso l'antropologia. Ritengo, infatti, che in questo campo al lavoro di A. Van Gennep vada riconosciuto un posto forse analogo a quello da tempo attribuito alla Morfologia della fiaba di V. Propp (1928) . Il fondamento di tale asserzione va ricercato nelle numerose similitudini riscontrabili tra i due libri...
* Questo testo, pubblicato in Uomo & Cultura, XV-XVI, 29-32, 1982-1983, pp. 146-56, deriva da alcune note presentate alla tavola rotonda organizzata in data 8 giugno 1982 dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco (Roma) in occasione della traduzione italiana di Van Gennep (1909). Esso deve molto a Mihai Pop che, nei seminari tenuti agli stages del Centro Internazionale di Semiotica e di Linguistica di Urbino, ha sempre sotto-lineato l'importanza teorica del lavoro di Van Gennep.